giovedì 29 novembre 2007
Riassunto
GENNAIO: Trasloco in via Bonafede
FEBBRAIO: Ultimo esame all'università
MARZO: Laurea, festa di laurea
APRILE: Partenza per il mio viaggio di laurea
MAGGIO: Ritorno in Italia e inizio lavoro presso Ipercoop
GIUGNO: Lavoro e concerto di Benvegnù a Vignola
LUGLIO: Rifiutata la domanda di dottorato in olanda e belgio. per il resto lavoro e un cazzo niente...
AGOSTO: Ritorno in puglia per cinque miseri fottuti giorni. Poi lavoro
SETTEMBRE: Accettata supplenza annuale a Bolzano.
OTTOBRE: Trasferimento a Bolzano
NOVEMBRE: Lavoro, volti, casa, vita: tutto nuovo.
DICEMBRE:
Minchia che anno...
martedì 20 novembre 2007
domenica 18 novembre 2007
prima legge di Giovanditti: postulato alla legge di Newton
Signore e signori, ho finalmente svelato il mistero che ci perseguita da quando siamo nati, e da quando l'uomo stesso è nato: perchè due(o più) persone si vogliono bene, o si amano. La risposta sta proprio nel fatto che l'amore, o il voler bene ad una(o più persone) non esiste affatto. Allora cosa ci lega in rapporti di amore, odio, amicizia, stima, fratellanza? E cosa sono in fin dei conti questi sentimenti?
Newton nel 1700 definì la legge di gravitazione universale. Questa legge, universalmente valida e su cui si regge l'Universo intero, dice che la forza con cui due corpi si attraggono è direttamente proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al quadrato delle distanze. In formula

Ma Newton era troppo preso ad osservare mele che cadevano dall'albero per rendersi conto della grandezza della sua scoperta. Due paroline di preambolo e poi arrivo al punto...
Forse è difficile rendersi conto della grandezza di questa legge solo perchè viene vista come una semplice formula. Allora chiediamoci cosa succederebbe se al denominatore comparisse . Tutto l'universo crollerebbe. La vita, l'universo e tutto quanto sarebbe solo una semplice utopia. Troppo precisa questa formula allora per essere casuale. Troppo articolata per essere stata generata da un semplice gioco del tempo. Ora qualcuno si aspetta che io inizi a parlare di un Dio uno e Trino che viene in aiuto del fisico per rispondere alla domanda. E invece no, questa cosa la lascio agli altri. Io vado spedito alla formulazione della mia teoria...
Se questa legge si applica a tutti i corpi fisici,deve per forza applicarsi anche agli esseri viventi, macchine perfette dal punto di vista biologico. Insomma, la mia teoria si basa sul fatto che tutti i rapporti tra cani, gatti, PERSONE sono regolati dalla medesima legge: la forza con cui due esseri viventi si attirano è direttamente proporzionale al prodotto delle due masse, dove in questo caso per M ed m intendiamo esseri umani ad alto o a basso spessore caratteriale, muscolare, economico. Inoltre, aumentando la distanza (fisica) tra queste due persone la forza cala inesorabilmente.
Allora, a seconda del valore di questa forza ricavata da UNA SEMPLICE MOLTIPLICAZIONE, avremo come risultato i sentimenti che da milleni gli uomini si scambiano:amore, amicizia, rispetto.
domenica 11 novembre 2007
quando alcune canzoni sono così belle che dovrebbero essere studiate al posto del promessi sposi...
Nel silenzio
Voglio respirare lentamente il tuo profumo
e non so, se risvegliarti
ho dormito poco per sognarti all’improvviso
e non ho sognato niente
esco per lasciarti libera di sopravvivere
per immaginare che l’attesa è un incantesimo
Non vedi che mi arrendo
non capisci che lasciandoti andare
potrai desiderare
riconquistarti e perderti
perchè non vedi che ti attendo
ti proteggerò restando lontano
nel silenzio, nel silenzio
Nel silenzio i tuoi vestiti ballano
poi sorpresi dalla luce cadono
con una grazia irreale
irreale
ma io devo ritornare a camminare verso ciò che non so
anche se ieri ti ho sentito respirare in ogni cosa che ho desiderato
esco dal tuo corpo con un gesto impercettibile
per immaginare che l’attesa sia incantevole
Non vedi che mi arrendo
non capisci che
lasciandoti andare
potrai desiderare
riconquistarti e perderti
perchè
non vedi che che ti attendo
ti proteggerò restano lontano
nel silenzio, nel silenzio
nel silenzio, nel silenzio
(Paolo Benvegnù)
martedì 6 novembre 2007
quando non sei più di nessuno
Io invece nella rete ci sguazzo. Grosse maglie dorate mi attanagliano. La mia rete con me è gentile. Mi sorregge, mi sorride, mi sprona, mi corregge. La mia rete è anch'essa un equilibrista, forse più brava di me.
Beh cara mia rete, anche io non ti voglio più vedere. Non ti arrabbiare. Ma ho bisogno di non guardare più sotto. Il vuoto non mi piace. Cara mia rete, tu sei la rete più bella che io abbia mai incontrato. Hai le maglie dorate. Potrei metterti da parte ed utilizzarti quando ne ho voglia. Ma finirei per rimetterti al tuo posto. Il posto che ti spetta di diritto. Hai le maglie dorate.
Cadrò tante volte, e tante volte mi rialzerò pensando alla mia rete. Aveva le maglie dorate.