Ad un equilibrista piace camminare. Questo è un dato di fatto.Come pavimento, un sottile filo, il fronte tra il suo sorriso. e il vuoto. Guarda avanti, mai sotto. La rete lui la schifa. Se la rete potesse parlare, non parlerebbe con un equilibrista.
Io invece nella rete ci sguazzo. Grosse maglie dorate mi attanagliano. La mia rete con me è gentile. Mi sorregge, mi sorride, mi sprona, mi corregge. La mia rete è anch'essa un equilibrista, forse più brava di me.
Beh cara mia rete, anche io non ti voglio più vedere. Non ti arrabbiare. Ma ho bisogno di non guardare più sotto. Il vuoto non mi piace. Cara mia rete, tu sei la rete più bella che io abbia mai incontrato. Hai le maglie dorate. Potrei metterti da parte ed utilizzarti quando ne ho voglia. Ma finirei per rimetterti al tuo posto. Il posto che ti spetta di diritto. Hai le maglie dorate.
Cadrò tante volte, e tante volte mi rialzerò pensando alla mia rete. Aveva le maglie dorate.
martedì 6 novembre 2007
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2 commenti:
se pure la rete non ci sarà ci sarà sempre qualcuno pronto a darti una mano per rialzarti quando cadrai e non ci sarà la rete perchè anche se la rete non c'è sempre, però ci sta sempre qualcuno che è disposto a fare da rete per te.
è difficile mettere da parte quella rete soprattutto se ti affidavi completamente a lei, se contavi su di lei... ma sai mi viene in mente la frase del piccolo principe "
E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante"
ma è indispensabile riuscire a metterla da parte per se stessi per guardare avanti...
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